SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ

I GENITORI PER CAPIRE IL BAMBINO

 

Psicologa Novara - Dott.ssa Evelina Larcinese

Questo tipo di intervento, relativo al sostegno alla genitorialità, è rivolto a genitori e figli, ed è molto efficace anche quando il bambino ha pochi anni di vita. Presso il mio studio di psicologa a Novara è di fondamentale importanza includere i genitori nel percorso psicologico.

Per fare una valutazione del problema del bambino sono fondamentali i genitori: cosa provano, cosa pensano e quali spiegazioni si sono dati del problema. Questo perchè i genitori sono in relazione con il bambino e, volenti o no, avranno un’influenza su di lui.

Inoltre è importante creare una solida alleanza con i genitori, perché possano conoscere il setting psicologico; per poter ascoltare un bambino è importante che il genitore mi percepisca come alleato.

L'ESISTENZA DI UN FRAINTENDIMENTO NEL RAPPORTO TRA GENITORI E FIGLI

In certe situazioni, anche con bambini molto piccoli, nella relazione tra genitori e figlio può esserci un “fraintendimento”: il bambino ha un comportamento anomalo e il genitore non sa come interpretarlo o gli attribuisce un significato che non corrisponde pienamente a quello che il bambino forse vuole comunicare.

Un fraintendimento può essere presente in tutte le relazioni e non per forza è di natura patologica; lo diventa se il fraintendimento diventa massivo, traumatico e non compreso. Comprendere questo fraintendimento permetterà di porre un tassello al proprio percorso di sostegno alla genitorialità.

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ ATTRAVERSO LE PAROLE DI DINA VALLINO

Dalle parole di Dina Vallino:

… Ho chiamato Consultazione Partecipata un percorso di consultazione psicoanalitica rivolto a genitori e figli insieme. E’ un tipo di intervento che esplora le problematiche dei bambini per come si presentano nel qui e ora della seduta, rimandando, ad un momento successivo, la diagnosi, che deve essere preceduta da un'accurata osservazione. ...."

Inoltre aggiunge:

 "...L'obiettivo, tramite il lavoro con bambini e genitori nella stanza d'analisi, è di incontrare con il gioco e con l'osservazione l'inconscio di bambini e genitori..."

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ E IL LAVORO CON I GENITORI

Spesso i genitori giungono in consultazione presso il mio studio di psicologa a Novara perché inviati da un terzo, come la pediatra o la maestra. Alcune volte è faticoso fermarsi per mancanza di tempo o perché è troppo difficile pensare che il proprio figlio possa vivere un disagio. In altre situazioni i genitori sono oppressi da sensi di colpa e possono deformare il disagio del proprio bambino e non diventa solo una preoccupazione ma qualcosa di più.

 

SPESSO I GENITORI PROVANO UN VISSUTO DI INADEGUATEZZA 

In queste situazioni può essere utile per i genitori cogliere la trama della propria famiglia per dare senso a questo vissuto e per evitare la delega all’ esperta. La psicologa non è tanto l’esperta, ma può intercettare la possibile sofferenza dei genitori, in modo delicato. L’obiettivo è non farli sentire soli nelle loro possibili sofferenze, per poterle elaborare e acquisire maggiori competenze genitoriali.

Presso lo mio studio di psicologIa a Novara i genitori si potranno sentire liberi di raccontare la loro storia; spesso ricordare il proprio percorso di genitori costituisce uno dei fondamenti a sostegno della genitorialità, della propria genitorialità.

Non ci sarà una raffica di domande come succede a volte in alcuni servizi, dove il colloquio anamnestico è un indagine poliziesca, con la paura di essere anche giudicati. La psicologa ha un ruolo di facilitatore nel far emergere nella coppia genitoriale elementi narrativi della loro storia di genitori.

IMPARARE AD OSSERVARE E AUMENTARE LE PROPRIE CAPACITA' NEGATIVE

La consultazione partecipata si struttura in una serie di incontri che si articolano con la seguente sequenza:

1 colloquio con i genitori

1 seduta di entrambi i genitori con la figlia/figlio

1 seduta della madre con la figlia/figlio

1 seduta del padre con la figlia/figlio

2 colloqui con i genitori

1 seduta di restituzione con la figlia/figlio

LA COMUNICAZIONE AVVIENE SECONDO L'ETÀ

Ogni fascia d’età ha la propria modalità di comunicazione durante le sedute.

DA 0 A 18 – 24 MESI DI ETÀ

In questo caso non sarà possibile il gioco simbolico e il disegno. Il bambino comunicherà con le interazioni con i genitori, con il corpo, con i movimenti di avvicinamento e allontanamento e la manipolazione degli oggetti. Le interazioni tra bambino e genitori e tra loro genitori sono gli elementi chiave per comprendere il fraintendimento presente. La stanza delle sedute è predisposta in modo adeguato per l’età del bambino.

DAI 2 AI 6 ANNI DI ETÀ

Il gioco e il disegno saranno gli strumenti fondamentali; il disegno dà al bambino la possibilità di introiettare il foglio su cui si può “fare delle cose” come un contenitore, e il gioco permette di proiettare il proprio mondo interiore sui personaggi dei giochi.

Il processo, durante il percorso di sostegno alla genitorialità, è di osservazione rispetto al gioco narrativo e di riflessione.  Il gioco narrativo è la narrazione di una storia, attraverso il gioco, che può svilupparsi tra un adulto e un bambino in cui l’adulto o il genitore interviene con le sue domande per far si che la storia possa svilupparsi.

Essi permettono la comprensione e la consapevolezza di come ci si relaziona con il proprio bambino; ciò avviene attraverso il disegno e il gioco del proprio bambino. Le sedute vengono scritte dalla psicologa e poi lette nel colloquio con i genitori. Si analizzano con loro anche i disegni per avviare poi delle riflessioni comuni e comprendere il disagio del proprio bambino sostenendo un intervento genitoriale adeguato e risolutivo.